Le Cose Che Crediamo

La Famiglia Internazionale (LFI) è

La Famiglia Internazionale (LFI) [The Family International – TFI] è una comunità cristiana online impegnata nella diffusione del messaggio dell’amore di Dio in tutto il mondo. Crediamo che tutti possano avere una relazione personale con Dio, mediante Gesù Cristo, che concede felicità e pace spirituale, oltre alla motivazione ad aiutare altri e a diffondere la buona novella del suo amore.

La Parola di Dio

La Parola di Dio è la pietra angolare delle nostre dottrine e delle nostre pratiche. Crediamo che la Bibbia sia la Parola Dio, scritta da uomini di fede ispirati dallo Spirito Santo (2 Pietro 1,21). I suoi principi eterni sono il fondamento della nostra fede e la sua verità è alla base del messaggio che diffondiamo.

La Parola di Dio spiega il suo piano per l’umanità, ci insegna a vivere in armonia con Dio e con gli altri, guida le nostre azioni e decisioni ed è essenziale per la nostra forza e la nostra crescita spirituale.

Matteo 24,35; Giovanni 8,31–32; Matteo 4,4; Romani 10,17; 15,4

Dio

Crediamo in un unico Dio, l’Essere eterno, onnipotente, onnisciente e onnipresente che creò e che mantiene in esistenza l’universo e tutto quello che esso contiene. La Bibbia ci insegna che “Dio è spirito” (Giovanni 4,24) e che “Dio è amore” (1 Giovanni 4,8). Crediamo che Egli abbia a cuore ogni persona, la ami di un amore eterno e infinito e cerchi di ispirare ogni uomo, donna e bambino ad avere una relazione personale con Lui.

Dio esiste eternamente nella Trinità di tre persone distinte ma inseparabili: Dio Padre, Gesù il Figlio e lo Spirito Santo.

Giovanni 4,24, 14,23; 1 Giovanni 5,7; Matteo 28,19; Apocalisse 4,11

Gesù Cristo

L’amore di Dio per il mondo fu tanto grande che diede il suo unico figlio, Gesù Cristo, affinché portasse salvezza al mondo (Giovanni 3,16) e insegnasse all’umanità il suo amore. Gesù è la manifestazione dell’amore divino e morì crocifisso per espiare i peccati dell’umanità così che questa potesse riconciliarsi con Dio (Isaia 53,4-6).

Crediamo che Gesù sia stato concepito miracolosamente dallo Spirito Santo e sia nato dalla Vergine Maria. Prese forma umana e visse come uomo per diventare un mediatore tra Dio e l’umanità (1 Timoteo 2,5). Tre giorni dopo la sua morte sulla croce, Gesù risorse e quaranta giorni più tardi ascese al Cielo (Atti 1,3). Crediamo che in futuro ritornerà nel mondo per stabilire sulla terra il suo regno di amore e giustizia (Apocalisse 11,15).

Giovanni 1,14; Filippesi 2,5–11; 2 Corinzi 5,21; 1 Corinzi 15,3–6; Atti 1,9–11

Lo Spirito Santo

Prima di salire al Cielo Gesù promise di mandare lo Spirito Santo ai suoi seguaci, perché desse loro forza, li guidasse nella loro vita spirituale e nella loro relazione con Dio e restasse sempre con loro (Giovanni 14,16).

Lo Spirito Santo guida i credenti in tutta la verità, li aiuta a comprendere la Parola di Dio, li assiste in preghiera e dà loro la forza di testimoniare agli altri il Vangelo di Gesù Cristo (Atti 1,8). Crediamo che ogni credente possa ricevere la pienezza dello Spirito Santo facendone semplicemente richiesta a Dio. La presenza dello Spirito Santo può manifestarsi nella vita dei credenti mediante diversi doni spirituali, che includono la saggezza, la conoscenza, la fede, la guarigione, i miracoli e la profezia (1 Corinzi 12,4-11).

Giovanni 16,7; Atti 1,5.8; Giovanni 14,16–17.26; 1 Corinzi 12,4–11

La Creazione

Crediamo che Dio abbia creato l’universo come nel racconto biblico della Creazione. Dio formò il primo uomo e la prima donna a sua immagine e soffiò in loro un alito di vita (Genesi 2,7). Essi divennero così anime viventi per creazione di Dio e non per evoluzione casuale. La creazione visibile di Dio fornisce una chiara testimonianza della sua esistenza invisibile (Romani 1,20).

Crediamo che Dio abbia dato all’umanità la responsabilità di prendersi cura della terra e dei suoi abitanti.

Genesi 1,1.26–27; 2,15; Salmi 33,6–9; Geremia 32,17; Ebrei 11,3

La salvezza per grazia

Crediamo che Dio abbia creato il primo uomo e la prima donna senza peccato. Garantì loro il libero arbitrio (la libertà di scegliere) ed essi caddero nel peccato per aver scelto di disobbedire a Dio (Genesi 3,17-19. Con l’ingresso del peccato nel mondo, tutti ereditarono una natura peccatrice (Romani 5,12-14) e rimasero separati da Dio. Dio, però, nel suo amore e nella sua misericordia infiniti, riconciliò a sé l’umanità dando al mondo il suo Figlio unigenito, “affinché chiunque creda in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3,16). Crediamo, dunque, che chiunque accetti il perdono dei peccati tramite Gesù Cristo sarà perdonato e redento e vivrà in eterno alla presenza di Dio.

La salvezza (la redenzione dal peccato) è un dono dell’amore, della misericordia e del perdono divino; si può ottenerla solo credendo in Gesù. “Egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia” (Tito 3,5). Dopo aver ricevuto il dono della salvezza, il credente è salvo per sempre; dopo la morte, la sua anima vivrà in eterno in Paradiso. “Io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano” (Giovanni 10,28). I credenti continuano a essere persone fallibili, bisognose del perdono divino, ma nonostante le loro colpe e i loro peccati, non perderanno mai la salvezza.

Giovanni 5,24; 6,47; 1 Corinzi 15,22; Romani 3,23; 6,23; Efesini 2,8–9; Atti 4,12; 1 Giovanni 5,12; Romani 5,8–9; 8,38–39

La fede

La Bibbia afferma che Dio onora e ricompensa chi si avvicina a Lui in fede (Ebrei 11,6). La fede cresce e si rafforza mediante lo studio della Parola di Dio (Romani 10,17) e una fede viva si traduce in azione (Giacomo 2,17). Crediamo che la nostra fede debba integrarsi in ogni aspetto della nostra vita e delle nostre interazioni con gli altri. “Il giusto vivrà per fede” (Romani 1,17).

Crediamo che Dio abbia a cuore ognuno dei suoi figli e cerchi di guidarli, sostenerli, consolarli, rafforzarli e provvedere a loro. La nostra fede ci permette di confidare in Lui per le sfide della vita, anche se non sempre comprendiamo le sue vie o il motivo per cui permette che dobbiamo affrontare difficoltà. Quando affidiamo alle sue mani amorevoli la nostra vita, le nostre speranze e il nostro futuro, abbiamo fede che Dio adempirà le promesse che ci ha fatto. Farà sì che tutto ciò che incontreranno nella vita finirà per contribuire al bene di coloro che lo amano (Romani 8,28).

Ebrei 11,1.6; Marco 9,23; 2 Corinzi 5,7; Ebrei 10,35; Isaia 55,8–11; Salmi 91,14–16

La comunicazione con Dio

La preghiera è il mezzo grazie al quale i credenti comunicano con Dio. Tramite la preghiera manifestiamo la nostra dipendenza da Dio; gli esprimiamo le nostre lodi e la nostra gratitudine; gli presentiamo le nostre richieste per i bisogni nostri e degli altri. Crediamo che la preghiera debba costituire un aspetto vibrante della nostra relazione con Dio. La preghiera può rilasciare la potenza divina, in accordo con la sua volontà, e portare risposte, aiuto, guarigione, consolazione, pace spirituale, guida e miracoli. Gesù disse: “Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete” (Marco 11,24).

Crediamo che Dio cerchi di comunicare con le persone ed essere una presenza intima nella vita di ciascuno e dare incoraggiamento, assistenza e istruzioni. Dio ha promesso di far conoscere la sua Parola ai suoi figli mediante il suo Spirito (Proverbi 1,23). Crediamo che Dio continui a parlare ai suoi seguaci anche oggi e a impartire il suo messaggio mediante rivelazioni, profezie e consigli. La profezia è un dono dello Spirito Santo che è disponibile a tutti i credenti e può avere un ruolo attivo nella loro vita quotidiana (Atti 2,17).

Matteo 7,7–8; 1 Giovanni 5,14–15; 1 Tessalonicesi 5,17; Romani 12,6; Atti 2,17–18; Proverbi 3,5–6

Il Grande Mandato

I Cristiani hanno ricevuto da Cristo l’incarico di diffondere agli altri la buona notizia del suo amore e della sua salvezza (Marco 16,15). L’amore e la salvezza divina mediante Gesù sono un dono per tutta l’umanità e vanno condivisi liberamente con tutti. Crediamo che i Cristiani debbano cercare di raggiungere tutti gli strati della società con il messaggio di Dio, utilizzando metodi in armonia con i valori cristiani.

Gesù stabilì un esempio per i suoi seguaci, non limitandosi a insegnare verità spirituali, ma protendendosi con compassione verso le persone bisognose, compresi i poveri e i diseredati dei suoi giorni. Crediamo che i Cristiani debbano similmente sforzarsi di consolare, aiutare e assistere i bisognosi.

Matteo 28,19–20; 2 Timoteo 4,2; Daniele 12,3; Matteo 5,14.16; Proverbi 3,27; 19,17

La comunità dei fedeli

Crediamo che la Chiesa sia un’entità spirituale che comprende tutte le persone che credono in Gesù Cristo. La comunione fraterna dei Cristiani non è definita da edifici materiali, confessioni e denominazioni religiose o organizzazioni; essa è piuttosto una comunità della fede, unita in spirito e in amore. “Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità” (Giovanni 4,24).

Crediamo che ciò che il Nuovo Testamento dice della fratellanza, della collaborazione e dell’unità spirituale della Prima Chiesa non sia solo un resoconto storico, ma un modello per le generazioni successive dei credenti.

Efesini 2,19–22; Atti 2,46; 1 Giovanni 1,7; Salmi 133,1; 1 Pietro 4,8

La Sposa di Cristo

Nella Bibbia il rapporto tra Dio e il suo popolo – Cristo e la sua Chiesa – è paragonato a quello tra lo sposo e la sposa. La Bibbia ci dice che “il tuo creatore è il tuo sposo; il suo nome è l'Eterno degli eserciti” (Isaia 54,5) e che “[siamo sposati] a un altro, che è risuscitato dai morti, affinché portiamo frutti a Dio” (Romani 7,4).

Crediamo che la metafora matrimoniale usata nella Bibbia per descrivere la relazione spirituale intima tra Gesù e la sua Chiesa voglia rappresentare l’unione appassionata di cuore, mente e spirito che Gesù desidera con ognuno dei suoi seguaci.

Osea 2,19–20; Isaia 61,10; 62,5; Efesini 5,25; Apocalisse 19,7–9

Il discepolato

Il discepolato cristiano è caratterizzato dall’impegno a credere negli insegnamenti di Gesù Cristo e a seguirli. “Se dimorate nella mia Parola, siete veramente miei discepoli” (Giovanni 8,31). Crediamo che Gesù inviti ancora oggi i suoi discepoli a seguirlo e a vivere secondo i suoi insegnamenti. La sua chiamata a servirlo rimane essenzialmente immutata dall’appello che lanciò ai pescatori sulle sponde della Galilea molto tempo fa: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini” (Matteo 4,19).

Crediamo che la vita di un Cristiano debba essere un esempio vivente dell’amore divino, in parole e in fatti. Crediamo che dovremmo sforzarci di seguire le orme di Cristo e di vivere secondo i principi della sua Parola. Aderiamo all’ammonizione scritturale di “non amare il mondo, né le cose che sono nel mondo” (1 Giovanni 2,15). La interpretiamo nel senso che il credente dovrebbe evitare le occupazioni e le pratiche che sono incompatibili con gli insegnamenti di Cristo, oltre a non conformarsi ad atteggiamenti e valori contrari agli insegnamenti divini.

Luca 9,23–24; Giovanni 8,31–32; 15,16; 1 Giovanni 2,15-17; Romani 12,1-2

La legge divina dell’Amore

Crediamo che la legge divina dell’amore, così com’è spiegata in Matteo 22,35-40, debba regolare ogni aspetto della vita di un Cristiano e dei suoi rapporti con gli altri. Quando chiesero a Gesù quale fosse il grande comandamento della legge?», Lui rispose: «“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tua mente”. Questo è il primo e il gran comandamento. E il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».

Questi passi biblici esprimono il cuore e l’anima delle leggi divine e dovrebbero guidare ogni nostra azione e ogni interazione con gli altri. Crediamo quindi che le azioni di un Cristiano debbano essere dettate da un amore altruista e disinteressato: l’amore di Dio per il nostro prossimo.

Romani 13,8–10; Giacomo 2,8; Galati 5,14; Giovanni 13,34; Matteo 5,42–45; 7,12

La Cena del Signore

La Cena del Signore – chiamata anche Eucarestia o Comunione – è una semplice osservanza che Gesù richiese ai suoi discepoli in ricordo del suo sacrificio per l’umanità (1 Corinzi 11,25). I credenti partecipano del pane, spezzato per rappresentare il corpo di Gesù che fu spezzato per la guarigione dei nostri corpi, e del vino, rappresentazione del suo sangue sparso per la remissione dei nostri peccati.

Crediamo che, mediante la sofferenza e la morte di Cristo sulla croce, Dio abbia provveduto non solo alla salvezza delle anime, ma anche alla guarigione dalle infermità fisiche.

Matteo 26,26–28; Luca 22,17–20; Giovanni 6,51; 1 Corinzi 11,23–26

La vita ultraterrena

Crediamo che ogni persona abbia un’anima immortale e che alla sua morte l’anima passi a un’altra vita, dove sarà ricompensata o giudicata secondo la sua condotta nella vita terrena e dove di conseguenza le sarà assegnato il suo posto nell’aldilà. Dio ha preparato in Paradiso un luogo di bellezza, pace e gioia eterne per tutti quelli che credono in Gesù Cristo (1 Corinzi 2,9) e accettano il suo dono della salvezza. “Egli abiterà con loro; ed essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte, né cordoglio né grido” (Apocalisse 21,3-4).

La Bibbia dice che Dio “non vuole che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento” (2 Pietro 3,9) e che Gesù predicò agli spiriti “che erano in carcere” e ai morti (1 Pietro 3,18.20; 4,6). Crediamo che, nel suo amore, Dio continuerà a cercare di riconciliare a sé tutte le cose e portare le persone alla conoscenza della verità (Colossesi 1,20; 1 Timoteo 2,4).

Giovanni 14,1–3; 1 Pietro 1,3–5; Apocalisse 20,11–12; 2 Corinzi 5,10; Apocalisse 22,12; 1 Corinzi 3,13–15

L’intervento divino

La Bibbia parla di molti atti divini soprannaturali che sfidano ogni spiegazione. Crediamo che nel corso della storia Dio sia intervenuto nel mondo naturale per alterare soprannaturalmente le circostanze e le condizioni e che continui a farlo ancora oggi per manifestare il suo amore e la sua potenza. Mentre era sulla terra, Gesù non si limitò a esprimere il suo amore per l’umanità guarendo i cuori e gli spiriti delle persone, ma operò anche miracoli per nutrire gli affamati e guarire i corpi malati e storpi. “Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13,8) e noi quindi crediamo che operi miracoli ancora oggi.

Gli angeli sono potenti esseri spirituali creati da Dio e da Lui assegnati a vegliare sull’umanità. Nella Bibbia ci sono molti esempi del loro intervento per proteggere e aiutare il popolo di Dio e consegnargli messaggi; noi crediamo che continuino a farlo anche oggi. Crediamo che Dio permetta anche agli spiriti dei credenti dipartiti da questo mondo di aiutare il suo popolo. Paolo parlò dei credenti dipartiti come di “un così gran numero di testimoni” che vegliano sugli abitanti della terra (Ebrei 12,1).

Matteo 4,23–24; 1 Corinzi 12,7–10; Giovanni 14,12; Salmi 34,7; 91,11–12; Apocalisse 19,10; Ebrei 12,22–23

Le chiavi del Regno

Prima della sua morte e risurrezione, Gesù trasmise le chiavi del regno ai suoi discepoli, quando disse: “Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra, sarà sciolto nei cieli” (Matteo 16,19). Le chiavi del regno rappresentano l’autorità che concesse ai suoi discepoli di portare altri nel regno di Dio mediante la diffusione del Vangelo della salvezza per fede in Gesù, che ha promesso vita eterna a tutti quelli che credono in Lui (Giovanni 14,6; 10,28).

Matteo 18,18; Apocalisse 1,17-18; Marco 16,15-16

La guerra spirituale

Crediamo che esista una dimensione spirituale, invisibile al mondo materiale, in cui vivono Dio, i suoi angeli e i suoi spiriti, oltre a Satana (il diavolo), il nemico di ogni virtù. Crediamo che in questo mondo spirituale si stia svolgendo una guerra implacabile tra il bene e il male, tra Dio e le sue forze del bene da una parte e Satana e le sue forze del male dall’altra, ognuna cercando di influenzare le anime e le menti dell’umanità e il corso della storia. Crediamo che i Cristiani possano avere un ruolo nella guerra spirituale, attraverso scelte e azioni buone che possano promuovere il regno di Dio.

La Bibbia predice che Satana e le sue forze alla fine saranno sconfitti e il piano divino per l’umanità trionferà (Apocalisse 20,1-3.10). Alla fine, il regno di Gesù sarà stabilito sulla terra e “i regni del mondo diverranno il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed Egli regnerà nei secoli dei secoli” (Apocalisse 11,15).

Atti 26,17–18; 1 Pietro 5,8; 1 Giovanni 3,8; 2 Corinzi 10,3–5; Efesini 6,11–12

Il matrimonio e la famiglia

Crediamo che Dio abbia creato e ordinato la sessualità umana. La Bibbia dice che Dio ordinò al primo uomo e alla prima donna di “essere fecondi e moltiplicarsi e riempire la terra” (Genesi 1,28). Dio “vide tutto ciò che aveva fatto” – compresi il primo uomo e la prima donna, con i loro corpi e la loro sessualità – “ed ecco, era molto buono” (Genesi 1,31).

Crediamo che Dio abbia creato e ordinato l’unione matrimoniale tra uomo e donna e che il matrimonio sia il rapporto ideale per la formazione di famiglie stabili. I credenti che si sposano stabiliscono un patto davanti a Dio, impegnandosi ad amare, assistere ed essere responsabili per la moglie o il marito e i figli (Matteo 19,4-6). I figli sono un dono di Dio che Lui ci affida e con cui ci benedice, perché “i figli sono un’eredità che viene dall’Eterno; il frutto del grembo è un premio” (Salmi 127,3). Crediamo che sia responsabilità dei genitori cristiani prendersi amorevolmente cura dei propri figli e impartire loro principi e valori morali cristiani, insieme al rispetto verso Dio e il prossimo (Efesini 6,4).

Genesi 1,26-28; 2,18-24; Salmi 127,3–5; Matteo 19,13–14; Deuteronomio 6,5–7

La santità della vita

Crediamo che la vita umana sia sacra e che ogni persona abbia ricevuto da Dio il diritto di essere trattata con rispetto, come individuo creato a sua immagine. Il nostro dovere di Cristiani è di amare il prossimo come noi stessi (Marco12,31), senza distinzioni di razza, credo, nazionalità o condizione sociale. Ci opponiamo a ogni forma di discriminazione, pregiudizio e violenza, perché incompatibili con il disegno divino.

Crediamo che la vita, dal concepimento alla morte, sia un dono di Dio, da rispettare e coltivare. Poiché Dio è l’unico che dà vita, crediamo che il momento della morte di ciascun essere umano debba essere lasciato anch’esso nelle sue mani (Salmo 31,15).

Genesi 1,27. 2,7; Salmi 139,14–16; Galati 6,10; Romani 2,11; 1 Corinzi 16,14

Responsabilità civiche

Riteniamo che i credenti abbiano il dovere di essere buoni cittadini in ogni situazione, in accordo con i valori cristiani; di manifestare onestà e integrità e di contribuire al benessere della propria comunità. Rispettiamo l’ingiunzione biblica: “Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori” (Romani 13,1). Comunque, nei casi in cui le leggi o le ordinanze debbano violare la fede di un credente o il suo diritto di praticare la propria fede, crediamo che i Cristiani debbano seguire le indicazioni della propria coscienza (Atti 5,27-29).

Romani 12,18; 13,1–7; 1 Pietro 2,17; Matteo 22,20–21; Atti 4,19–20

Il Secondo Avvento di Gesù

Crediamo che le Scritture che predicono il futuro del mondo saranno adempiute, come è successo a molte altre predizioni bibliche nel corso dei secoli. È nostra convinzione che stiamo vivendo ora nel periodo noto nella Bibbia come gli “ultimi giorni”, che si riferisce all’epoca precedente il ritorno di Gesù Cristo (2 Timoteo 3,1). Il suo ritorno sulla terra introdurrà un nuovo millennio di pace, mettendo fine a guerre e violenze e portando giustizia ed equità a tutta l’umanità. (Altro sul tempo della fine.)

Daniele 12,4; Matteo 24,29–31; Apocalisse 11,15; Daniele 2,44; Isaia 11,9

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