Maria Fontaine
[The Best Preparation for the Future]
Nel corso della storia del cristianesimo si è cercato di capire l’ora e la data esatta della Seconda Venuta di Gesù. In Matteo 24, Gesù disse che “nessuno sa il giorno o l’ora in cui queste cose accadranno, neppure gli angeli del cielo. […] Soltanto il Padre lo sa” (Matteo 24:36). Il fatto di non conoscere i dettagli e di non sapere con esattezza come e quando si svolgeranno gli eventi finali ci mantiene all’erta in attesa della sua venuta e non ci fa adagiare in questo mondo.
Sebbene il Signore abbia detto ai suoi discepoli che nessuno conosce il momento esatto del suo ritorno, ci ha anche detto come prepararci per il futuro e come condurre la nostra vita in attesa della sua venuta — quando avverrà e se avverrà durante la nostra esistenza o no. Se viviamo in una condizione di vigilanza, il momento in cui arriverà non avrà importanza perché saremmo sempre preparati.
L’onnipotente, onnisciente e totalmente amorevole Dio, prova piacere nel fare ai suoi figli doni di amore e saggezza per prepararci al nostro futuro con Lui per l’eternità (Matteo 7:11). In Efesini la Bibbia ci dice di prepararci “rivestendoci della completa armatura di Dio”, compresa la cintura della verità, le calzature del Vangelo, l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio (Efesini 6:11-17).
In questi giorni di preparazione possiamo anche scegliere di aspirare alle cose di lassù e non a quelle di questa terra (Colossesi 3:2). Possiamo scegliere ogni giorno di vivere nello Spirito e di camminare secondo lo Spirito (Galati 5:25). Possiamo rivestirci di misericordia, benevolenza, umiltà, mansuetudine e pazienza (Colossesi 3:12). Possiamo anche mantenerci fedeli al Grande Mandato di condividere la Buona Novella con tutti quelli che possiamo.
Nella storia delle cinque vergini stolte, vediamo che quelle donne furono sorprese senza olio per le loro lampade e dovettero uscire a cercarne dell’altro. Quando tornarono, le porte erano chiuse ed era troppo tardi per entrare alla festa di nozze (vedi Matteo 25:1-13). Allo stesso tempo, le cinque vergini che avevano una scorta di olio rappresentavano chi attende con ansia la venuta di Cristo.
In che modo possiamo vivere in uno stato di preparazione? Eccone alcuni:
1) Cercando diligentemente il Signore.
2) Studiando la sua Parola e ubbidendole.
3) Imparando a lasciarci guidare dal suo Spirito.
4) Separandoci dal mondo in spirito.
5) Essendo fedeli al Signore e alla sua chiamata al discepolato.
6) Facendo la nostra parte per portare avanti il Grande Mandato.
Le seguenti parole di Gesù ci incoraggiano riguardo all’importanza della nostra fedeltà al Signore e della sua chiamata a ciascuno di noi di fare la nostra parte per adempiere al suo Grande Mandato.
Man mano che il mondo diventa più oscuro, continuo a mandarvi a condividere la mia verità e il mio Vangelo con gli altri, affinché vengano attirati a Me (Giovanni 12:32). La mia presenza sarà con voi e il mio Spirito vi darà potenza perché siate miei testimoni fino ai confini della terra (Atti 1:8).
Molti indugiano nella valle dell’indecisione e cercano la verità. Ma come potranno credere se non hanno mai sentito o ricevuto una testimonianza (Romani 10:14)? Ho chiesto a ciascuno di voi miei discepoli di raggiungere chiunque sia possibile raggiungere, in modo che le persone che non mi conoscono o non hanno sentito la verità abbiano l’opportunità di ascoltare e ricevere.
Non lasciatevi sopraffare dal compito apparentemente impossibile di raggiungere il mondo d’oggi. Procedete per fede e il mio Spirito opererà in voi per raggiungere le persone che metto sul vostro cammino. Se sarete fedeli a seminare e a far risplendere la mia luce su quelli che vi stanno intorno, avrete fatto la vostra parte (1 Corinzi 3:7).
Il mio Spirito in voi vi aiuterà ad adempiere al vostro incarico di raggiungere i perduti, di condividere il Vangelo e di portare il mio amore e la mia Parola agli altri, perché abbiano l’opportunità di entrare nel mio regno. Pregate di avere la mia forza e la mia potenza per far risplendere la vostra luce, in modo che gli altri vedano le vostre buone opere e siano attratti a Me e al mio regno (Matteo 5:16).
Se volete essere pronti per il futuro e per ciò che verrà, siate diligenti nel rendere certa la vostra vocazione ed elezione e aggiungete alla vostra fede virtù, conoscenza, autocontrollo, pazienza, pietà e amore. Crescendo in queste qualità, sarete efficaci nella vostra chiamata e porterete frutto per Me (2 Pietro 1:5-10). —Gesù
Vivere per Gesù è una benedizione e un privilegio
Vivere per Gesù è una benedizione enorme! È un privilegio meraviglioso! Non solo “paga” qui sulla terra con benedizioni meravigliose, ma pagherà riccamente nell’aldilà, più di quanto possiamo immaginare. In cielo, le persone sagge che hanno dedicato la loro vita a Gesù risplenderanno come le stelle (Daniele 12:3).
La gioia vera e duratura sta in una vita vissuta per Gesù, nel dedicarsi a Lui, nel vederlo operare nella nostra vita e in quella degli altri e nel fare esperienza del suo amore e della sua misericordia. È vero, ci sono prove, dolori e battaglie, ma noi possiamo rivolgerci al Signore, che ci dà la forza, la potenza e l’unzione dello Spirito Santo, l’amore, la pace e la gioia di cui abbiamo bisogno.
È il nostro rifugio, la nostra forza, l’aiuto sempre presente nei momenti di difficoltà (Salmo 46:1). Ci sostiene quando siamo giù e “dà forza allo stanco e accresce il vigore a chi è spossato” (Isaia 40:29). Cambia le tenebre in luce. Dona luce al nostro lavoro, entusiasmo al nostro spirito, gioia al nostro servizio e stimolo al nostro lavoro. E anche quando a volte queste cose sembrano mancare, sappiamo che Lui è lì e ci tiene stretti, ci conforta e ci rassicura.
Come sarebbe la vita se non sapessimo di poter correre da Lui quando ci sentiamo angosciati? Tante persone nel nostro mondo non conoscono Gesù e non hanno speranza né per il presente né per il futuro, tanto meno per l’eternità. Sappiamo che Gesù si prende cura di noi e ci ama così profondamente e incondizionatamente che ha dato la vita per noi e ha sofferto una morte terribile per la nostra salvezza. Non dobbiamo mai sentirci soli! Non importa quanto vadano male le cose, avremo sempre Gesù.
Tutti hanno prove e sofferenze, tutti provano dolore. Questo è un mondo decaduto, ancora sotto la maledizione del peccato fino a quando Gesù tornerà per redimerlo. Ma come cristiani, sappiamo che Dio opera in tutte queste cose, compresi i dolori, le tragedie e la morte, e fa sì che tutte le cose lavorino insieme per il nostro bene (Romani 8:28). Può persino trasformare le sfide più grandi in qualcosa di bello nella nostra vita. Tutto ciò che Gesù fa o permette nella vita di ciascuno di noi è perché ci ama.
Siamo privilegiati, siamo benedetti tra tutte le persone sulla faccia della terra! Abbiamo la nostra parte di problemi, pesi e dolori, ma abbiamo chi ci aiuta a portarli (Matteo 11:28). Abbiamo un Dio meraviglioso, che ha promesso di essere sempre con noi e di darci vita in abbondanza e una gioia completa (Giovanni 10:10; 15:11). Il Dio della nostra salvezza ci carica ogni giorno di beni e benedizioni (Salmo 68:19).
Un giorno, quando ti accoglierà nel suo regno celeste e sentirai il suo “Ben fatto, servo buono e fedele” (Matteo 25:23), proverai una gioia e una gloria eterna tali che saprai che è valsa davvero la pena di ogni sacrificio fatto in questa vita e di tutto ciò che hai fatto per portare altri nel suo regno.
Pubblicato originariamente nel novembre 1995
Adattato e ripubblicato sull’Ancora in inglese il 18 novembre 2024.