L’Ancora

Devozioni in formato semplice

  • Non solo Adamo ed Eva

    Mara Hodler

    [Not Just Adam and Eve]

    A volte, quando vedo qualcosa di riprovevole nel mondo, come un terribile atto di odio o di violenza che è il risultato diretto del peccato e del male, penso: vorrei che Adamo ed Eva non avessero mangiato il frutto. Vorrei che non avessero mai portato il peccato nel mondo. Vorrei che non vivessimo in un mondo distrutto e decaduto (Genesi 3:6-19).

    Il Giardino dell’Eden era un luogo perfetto. Mi piace immaginare che l’erba fosse rigogliosa e verde ma non irritante; che il sole splendesse ma non facesse troppo caldo; che il mondo fosse pieno della sua bellezza naturale ma che nulla fosse sporco o morente. Non esistevano ricchi o poveri, schiavi o signori. Non c’erano abbienti e non abbienti.

    Poi qualcuno dà un morso al frutto proibito e il mondo va a catafascio. Il peccato entra nel mondo, insieme alla malattia, alla morte e alla sofferenza. Da quel giorno, l’umanità ha lottato e sofferto: ha sofferto per il freddo, il caldo, la siccità, le inondazioni, i terremoti, le tempeste e gli incendi. L’umanità ha sofferto a causa di guerre, faide, schiavitù, avidità, oppressione, inganno e altri atti peccaminosi. Ci sono malattie e dolori; i nostri corpi muoiono.

    Quando consideriamo gli esiti della decisione di Adamo ed Eva di disubbidire a Dio, possiamo essere tentati di lamentarci e chiederci come sarebbero potute andare le cose se non fosse successo. Ma sappiamo che Dio è onnisciente e conosce il futuro (Isaia 46:10). Ha creato Adamo ed Eva a sua immagine e somiglianza con il libero arbitrio, ma essi hanno fatto la scelta sbagliata e il peccato è entrato nel mondo. Come esseri umani fatti a immagine di Dio, anche noi abbiamo ricevuto il dono del libero arbitrio e Dio ci ha dato la libertà e la responsabilità di scegliere di amarlo e ubbidirgli o di scegliere la nostra strada e disubbidirgli.

    Quando ero piccola, c’era una gelateria che la nostra famiglia frequentava di solito. Stavo ancora imparando a mangiare un cono gelato senza sporcare. I miei genitori erano abbastanza tolleranti dei pasticci che combinavo, ma c’era una cosa che mi dicevano ogni volta: “Non mordere il fondo del cono gelato”. Il mio senso logico non si era ancora evoluto del tutto ed ero disperatamente curiosa di sapere perché non potevo mordere il fondo del cono del gelato.

    Un giorno, dopo aver passato il pomeriggio a sbrigare commissioni e prima di ritornare, mia mamma decise di regalarci un gelato. Lo avremmo mangiato mentre camminavamo verso casa. Mia sorella ed io eravamo d’accordo con il piano e io scelsi un cono con il mio sapore preferito del momento. Mentre tornavamo a casa, mi sono resa conto che, visto che papà non c’era, era il momento giusto di fare il mio piccolo esperimento e diedi entusiasticamente un morso al fondo del cono del mio gelato.

    Solo pochi secondi dopo, mentre il gelato fuso colava dal fondo del mio cono, mi resi conto che mordere il fondo del cono aveva rovinato la mia esperienza di degustazione. Il gelato mi colò sui vestiti e sulle scarpe e fui costretta a buttare via tutto. Quel giorno imparai un’importante lezione di vita: le nostre decisioni hanno delle conseguenze.

    Ripensando a quell’esperienza, direi di aver avuto un comportamento simile a quello di Adamo ed Eva nel Giardino dell’Eden. Gli era stato detto di non morderlo, eppure lo fecero, presumendo di saperne di più di Dio, invece di confidare che Dio avesse buone ragioni per dire loro di non mangiare quel frutto. Allo stesso modo, anche a me dissero di non morderlo, eppure lo feci. Il mio cuore, i loro cuori, sono tutti fatti delle stesse cose e inclinazioni umane.

    Il nostro disperato bisogno di un Salvatore non può essere attribuito solo ad Adamo ed Eva. Come esseri umani, dobbiamo riconoscere la nostra responsabilità personale; ognuno di noi è un peccatore tanto quanto Adamo ed Eva. Come dicono le Scritture: “Non c’è nessun giusto, neppure uno. […] Tutti si sono sviati.  […] Non c’è nessuno che faccia il bene, neppure uno” (Romani 3:10-12). “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23). “Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore” (Romani 6:23).

    La consapevolezza che non siamo nati per caso in questo mondo post-ingresso del peccato, ma che anche noi siamo dei peccatori con un disperato bisogno di essere salvati, dovrebbe renderci eternamente grati per il dono divino della salvezza. Dio aveva un piano per la nostra redenzione. La Bibbia ci dice che “Dio ha pagato un riscatto per salvarci dal modo di vivere inutile che abbiamo ereditato dai nostri antenati” mediante “il prezioso sangue di Cristo”, che aveva pianificato “già prima della creazione del mondo” (1 Pietro 1:18-20).

    Quando Gesù si caricò addosso la croce e iniziò il suo straziante cammino verso il Calvario, quando permise che lo trafissero e lo colpissero, ciò avvenne per ciascuno di noi e a causa di ciascuno di noi. E quando risorse trionfante sul peccato e sulla morte, cambiò la nostra eternità. Non è meraviglioso?

    Ho sempre saputo di essere salva e ho capito che Gesù mi ha amato, ha perdonato i miei peccati e i miei errori e mi ha riconciliato con Dio mediante la sua morte. Ma quando di recente ho capito quanto sono simile ad Adamo ed Eva, ho apprezzato molto di più il sacrificio e la morte di Gesù sulla croce per me e la gioia della mia salvezza.

    Non possiamo provare pienamente la gioia della nostra salvezza finché non comprendiamo la verità che saremmo perduti nel peccato senza la grazia e l’amore di Dio (Efesini 2:1-8). Possa la gioia della vostra salvezza essere rinnovata e ripristinata oggi! (Salmo 51:12).

    Quando penso a tutto questo, cado in ginocchio davanti al Padre, al Creatore di ogni cosa in cielo e sulla terra. Prego che, per mezzo della sua immensa e gloriosa potenza, vi dia la straordinaria forza interiore dello Spirito Santo, e che Cristo abiti sempre più nei vostri cuori e viva dentro di voi per mezzo della fede. Possiate voi, insieme con tutti i credenti, conoscere e capire fino in fondo l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo. —Efesini 3:14-18

    Adattato da un podcast di Just1Thing, un sito cristiano per la formazione dei giovani. Pubblicato originariamente sull’Ancora in inglese il 18 settembre 2024.

  • Nov 18 Dio abita nelle lodi del suo popolo
  • Nov 16 Conforto quando una persona cara si spegne
  • Nov 15 È così perché Dio ha detto così
  • Nov 13 Perseveranza nella preghiera
  • Nov 6 Il ricco e Lazzaro
  • Nov 4 Parole e gesti di bontà e apprezzamento
  • Nov 1 La Parola duratura di Dio: la Bibbia
  • Ott 30 Una delusione? O la sua chiamata?
  • Ott 28 Trattenersi dall’ira (Salmo 37:8)
   

L’Angolo dei Direttori

Studi biblici e articoli che edificano la fede

  • Virtù per i seguaci di Cristo: la pace

    [Virtues for Christ-Followers: Peace]

    La prossima virtù nel nostro elenco è la pace, che nasce da un giusto rapporto con Dio, reso possibile grazie al dono della salvezza fattoci da Gesù. Mediante la salvezza troviamo pace con Dio, che rende possibile la pace con noi stessi e con gli altri. Quando mettiamo Dio al centro della nostra vita e affidiamo la nostra esistenza alle sue cure, possiamo provare la sua pace, che è un frutto della presenza dello Spirito Santo.

    La pace è anche il risultato della nostra fiducia in Dio e della nostra fiducia nel suo amore per noi. Jerry Bridges ha scritto che “la pace dovrebbe far parte del nostro carattere perché Dio ci ha promesso la sua pace, perché ci ha comandato di lasciare che la pace regni nella nostra vita e nelle nostre relazioni, e perché la pace è un frutto dello Spirito e quindi una prova della sua opera nella nostra vita”.1

    Nella serie “Più simili a Gesù”, ho scritto quanto segue sulla differenza tra la pace biblica e la pace in assenza di lotta:

    Tendiamo a sentirci in pace quando le cose vanno bene, quando siamo sani e felici, quando prosperiamo finanziariamente e non ci troviamo di fronte a grandi sfide. Ma la pace biblica va ben oltre la pace che proviamo quando tutto fila liscio. È un’ancora che ci mantiene saldi anche in acque turbolente. La vera pace trascende le circostanze. Ha a che fare con la presenza di Dio al nostro fianco, con la nostra vita nel suo regno, con il controllo che gli diamo sulla nostra vita, con la nostra fiducia che Lui è nostro Padre, ci ama e ha sempre a cuore il nostro interesse. Abbiamo pace perché abbiamo Lui.

    Anche se possiamo avere pace con Dio mediante la salvezza, ciò non vuol necessariamente dire che abbiamo la pace di Dio nella nostra vita. Spesso ci lasciamo derubare della nostra pace perché ci preoccupiamo e ci agitiamo per avvenimenti o difficoltà molti piccoli. Cerchiamo di gestirli da soli, invece di presentarli al Signore e di gettare i nostri pesi su di Lui per fede, avendo fiducia che Lui è con noi e s’interessa a noi. Gesù promise che potremo avere pace in Lui. Dobbiamo farci coraggio nei momenti di difficoltà e incertezza, perché Gesù ha vinto il mondo. Questa consapevolezza ci dona la pace, perché riponiamo la nostra fiducia nel Signore.

    *

    La pace di Dio: shalom

    La pace (shalom) è definita come una condizione di libertà dalla confusione, sia esteriore che interiore. Non si tratta di non ritrovarsi mai confusi– nel senso che tutto prosegue senza conflitti o turbamento– ma piuttosto di libertà dall’essere sopraffatti o sconvolti dalla confusione, perché si è fiduciosi nelle promesse fatte da Dio e nella sua fedeltà nei nostri confronti.

    La pace, quindi, è uno stato d’animo in cui la persona può trovarsi in circostanze difficili, ma è soddisfatta, sicura nella speranza e in uno stato di “riposo”. Essere in pace significa essere “a riposo”, provare il riposo che viene da Dio. Quando siamo alla presenza di Dio, permettendogli di stare con noi e di operare in noi, Lui ci dà riposo.

    Quando ci rendiamo conto che a causa del peccato non possiamo guadagnarci o meritarci il favore di Dio da soli, poniamo fine al tumulto e alla lotta nel nostro spirito; non siamo più in conflitto tra la guerra contro Dio o il tentativo di fare opere per ottenere la sua approvazione (Ebrei 4:9-10).

    Quando lo Spirito Santo pervade un credente, gli fornisce conforto (Giovanni 14:15-18; 2 Corinzi 1:3-4) e forza nelle sue debolezze (Romani 8:26). Lo Spirito ci ricorderà anche tutto ciò che Gesù ha insegnato (Giovanni 16:13-14), ossia che Egli ha ogni autorità in tutte le cose e su tutte le cose, per cui qualunque cosa accada nella nostra vita, Egli ha il controllo e compie ogni cosa per il nostro bene (Romani 8:28).

    Egli è sempre con noi (Matteo 28:19-20), quindi non sopportiamo mai da soli le nostre prove. Non abbiamo nulla da temere (Giovanni 6:20) perché Lui è l’“Io sono”, eterno e presente.

    E siamo eternamente sicuri in Lui (Romani 8:35-39), quindi non possiamo essere separati da Lui o dal suo amore incondizionato, sigillati da Gesù e protetti dallo Spirito Santo (2 Corinzi 1:22; Efesini 1:13-14). La Parola di Dio (Gesù) è fedele e Lui farà tutto ciò che ha promesso per portarci fino al giorno della nostra redenzione (Filippesi 1:6).

    Indipendentemente dalle circostanze, possiamo “pensare a queste cose” (Filippesi 4:8) e questo ci conduce ad acque tranquille, dove Egli ristora la nostra anima (Salmo 23:2-3), fornendoci conforto e riposo, cosa che ci dà pace in mezzo alla tempesta (Giovanni 14:27; Filippesi 4:7; Isaia 26:3). […]

    Quando facciamo esperienza della pace di Dio, amando e servendo gli altri all’interno della famiglia di Dio e dimostrando esteriormente il suo amore per gli altri in modo da poter vivere in pace con tutti (Romani 12:18), noi credenti sperimentiamo e dimostriamo la pace di Dio attraverso il frutto dello Spirito che cresce nella nostra vita. —Randy DeVaul2

    *

    Gesù ha promesso che in Lui possiamo avere pace. Dobbiamo farci coraggio nei momenti di difficoltà e di incertezza perché Gesù ha vinto il mondo. Questa consapevolezza ci dona la pace, se riponiamo la nostra fiducia nel Signore, come illustrano i seguenti articoli.

    La pace che Gesù ci dà

    Quando fai spazio a Gesù, egli ti fa uno dei doni più grandi: “Vi lascio un dono: la pace della mente e del cuore! E la pace che io do non è fragile come quella che dà il mondo. Perciò non siate turbati e non abbiate paura” (Vedi Giovanni 14:27).

    La pace che viene dal mondo è completamente circostanziale. Se hai un buon lavoro, ti senti in pace. Se però perdi il lavoro, non ti senti più in pace. Se hai dei soldi in banca, ti senti in pace. Quando però quel denaro non c’è più, non ti senti più in pace.

    Gesù ti dà un altro tipo di pace. La Bibbia la chiama “la pace che supera ogni comprensione” (Filippesi 4:7).

    Che cosa significa? Significa che si prova pace anche quando non c’è una ragione ovvia o visibile per cui si dovrebbe provarla. Tutto intorno a te potrebbe essere nel caos, ma per qualche ragione inspiegabile, ti senti in pace. È la pace che supera la comprensione – e può venire solo da Gesù, il Principe della Pace.

    Gesù vuole darti questo tipo di pace perché tu non sia turbato o spaventato.

    Ogni volta che Gesù entra in una stanza, la riempie di pace. Nel tuo cuore ci sono stanze piene di preoccupazioni, turbamenti, ansie o paure? Sono le stanze in cui non hai invitato Gesù. Le tue preoccupazioni rivelano le aree che non hai affidato a Dio. Potrebbero essere la situazione finanziaria, la vita di coppia, la carriera, l’educazione dei figli, gli orari o il tuo ministero. Qualunque cosa sia, devi lasciarla andare. Devi consegnarla a Gesù.

    Ecco l’unico modo per avere una vera pace: dai ogni parte della tua vita a Dio perché la usi per il suo scopo. Allora avrai una pace che resisterà a tutte le pressioni della vita. —Rick Warren3

    Non temete

    “Non temete” è il comando più frequente nella Bibbia. […] Di fronte alla paura di tutti i giorni, Gesù indica un giglio o un passero e dice con calma: “Abbiate fiducia. Cercate prima il regno dei cieli”.

    La fiducia non elimina le cose brutte che possono accadere, qualsiasi cosa abbia scatenato la nostra paura in primo luogo. La fiducia trova semplicemente un nuovo sbocco per l’ansia e un nuovo fondamento per la fiducia: Dio. Lasciamo che sia Dio a preoccuparsi dei dettagli preoccupanti della vita, la maggior parte dei quali sono comunque fuori dal nostro controllo. Paolo scrive: “Non siate in ansia per nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” (Filippesi 4:6-7).

    Quando metto in dubbio la praticabilità di queste parole alla luce di tutte le cose terribili che sono accadute ai seguaci di Gesù nel corso degli anni, ricordo a me stesso che Paolo le scrisse dalla cella di una prigione romana. La pace di Dio “trascende ogni comprensione”. —Philip Yancey4

    *

    Il rimedio alla paura e alla preoccupazione è portare le nostre preoccupazioni al Signore in preghiera e avere fiducia che Lui conosce tutti i nostri problemi e che ci ama. La Bibbia non ci promette che quando portiamo i nostri fardelli a Gesù ne saremo sempre liberati, ma ci promette che ci sosterrà con la sua pace. Una volta che abbiamo fatto conoscere le nostre richieste al Signore in preghiera, possiamo avere la sua pace. La nostra parte è pregare per la pace e confidare in Dio per ottenerla, anche in mezzo alle tempeste della vita, come illustrano gli articoli seguenti:

    Pace in Cristo

    Bethany Hamilton, una delle migliori surfiste al mondo nonostante abbia un solo braccio, proclama […] che Dio può cambiare eventi tragici in opportunità per dare gloria a Sé stesso.

    In un video della serie “I Am Second”, Hamilton ricorda come sia risalita sulla sua tavola da surf dopo un solo mese dalla collisione quasi fatale con uno squalo che le aveva staccato il braccio sinistro. Al terzo tentativo, l’allora tredicenne è stata in grado di cavalcare l’onda fino alla spiaggia.

    In una “frazione di secondo”, intorno alla festa di Halloween del 2003, l’attacco di uno squalo aveva lasciato la giovane Hamilton senza il braccio sinistro. Dopo lo strano incidente aveva perso circa il 60% del sangue e ricorda che un paramedico, mentre la portavano in ospedale, le aveva sussurrato all’orecchio: “Dio non ti lascerà e non ti abbandonerà”.

    “Sono rimasta sdraiata lì e ho pregato per tutto il tragitto, chiedendo aiuto a Dio”.

    Ma con il sorriso sulle labbra, ricorda di aver provato un “senso di pace e di calma” nonostante la mancanza del braccio sinistro e la perdita di più della metà del sangue, perché “sono stata in grado di rivolgermi a Gesù in quel momento pazzo della mia vita”.

    “Penso che sia stato quello a mantenermi in vita”, dice Hamilton. —Jennifer Riley5

    Lastricato di preghiere

    Vuoi preoccuparti di meno? Allora prega di più. Invece di guardare avanti con paura, guarda in alto con fede. “Non preoccupatevi di nulla, ma pregate per ogni cosa. Dite a Dio di cosa avete bisogno e ringraziatelo per tutto ciò che ha fatto” (vedi Filippesi 4:6). Questo dettame non sorprende nessuno. Per quel che riguarda la preghiera, la Bibbia non è timida. Gesù insegnò al popolo che “bisogna continuamente pregare senza stancarsi” (Luca 18:1). Piuttosto che preoccuparsi di qualcosa, “pregate per ogni cosa”. Tutto? Cambi di pannolini e appuntamenti? Riunioni di lavoro, vasche da bagno rotte, procrastinazioni? Sì, prega per ogni cosa. La via della pace è lastricata di preghiera. Meno costernazione, più suppliche. Meno pensieri ansiosi, più pensieri pieni di preghiera. E mentre preghi, la pace di Dio custodirà il tuo cuore e la tua mente.6

    Una preghiera piena di fede porta la pace di Dio. Non una pace casuale, nebulosa, terrena, ma la sua pace, importata dal cielo. La stessa tranquillità che contraddistingue la sala del trono, Dio la offre a te. Pensi che Lui combatta l’ansia? Pensi che si sia mai torto le mani o abbia chiesto degli antiacidi? Certo che no. Un problema non costituisce una sfida per Dio più di quanto lo faccia un ramoscello per un elefante. Dio gode di una pace perfetta perché gode di una potenza perfetta. E ti offre la sua pace. Una pace che “custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” (Filippesi 4:7). I Filippesi, vivendo in una città con una guarnigione romana, erano abituati alle sentinelle che facevano la guardia. Dio sorveglia il tuo mondo. Sorveglia la tua vita. Ascolta attentamente e lo sentirai dire: “Tutto è sicuro. Adesso puoi riposare”. —Max Lucado7

    *

    Recentemente lottavo contro la preoccupazione, visto il livello a cui erano arrivati i miei dolori. Mi è capitato di leggere queste parole di Francesco d’Assisi, scritte centinaia di anni fa. Diceva: “Siate in pace. Non aspettatevi con timore i cambiamenti della vita; guardateli piuttosto con fiduciosa speranza quando si presentano. Dio, a cui appartenete, vi libererà da essi. Vi ha protetto in passato e vi aiuterà a superare con sicurezza ogni cosa; quando non ce la farete più, vi avvolgerà tra le sue braccia. Per quanto riguarda il domani, Egli vi metterà al riparo dalle sofferenze, oppure vi darà una forza incrollabile per sopportarle”. È un buon consiglio, e non ho dubbi che Dio abbia ispirato Francesco d’Assisi a scrivere queste parole: dopo tutto, è stato Gesù a dire originariamente “la pace sia con voi”. Joni EarecksonTada8

    *

    Se vogliamo che la virtù della pace cresca in noi, dobbiamo esercitare la nostra fede. L’apostolo Paolo scrive: “Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi”.9 È nella comunione con il Signore, nel rimanere in Lui, nel confidare in Lui, nel seguirlo, che troviamo la via della vera pace. Non sono i nostri beni, le nostre relazioni, le nostre finanze o le circostanze a portarci la pace. È vivendo in Dio, vivendo la sua Parola e confidando in Lui per ogni cosa, che troviamo la pace di Dio che trascende ogni comprensione.

    Preghiera del giorno

    Tu sei una torre di rifugio per i poveri, Signore, una torre di rifugio per i bisognosi in difficoltà. Sei un rifugio dalla tempesta e un’ombra contro il caldo (Isaia 25:4). Grazie per la pace che doni a tutti quelli che si affidano a te, anche in mezzo al trambusto e agli alti e bassi della vita quotidiana.

    Grazie, Signore, perché sei il fondamento solido su cui è costruita la mia vita. Sei l’ancora che mantiene salda la mia nave. Sei la forte trave di sostegno che regge la mia casa, la mia vita, il mio corpo, il mio spirito. Tu mi dai pace, fede e riposo. So che, qualunque cosa accada in questa vita, Tu mi terrai saldamente.10

    Cibo per la mente

    “Grande pace hanno quelli che amano la tua legge e non c’è nulla che possa farli cadere” (Salmo 119:165).

    “Gesù non ha promesso di cambiare le circostanze intorno a noi, ma ha promesso una grande pace e una gioia pura a coloro che impareranno a credere che Dio controlla davvero tutte le cose”. —Merlin Carothers

    “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33).

    “Quando mettiamo Dio al centro della nostra vita, troviamo una gioia, un equilibrio e una pace inspiegabili”. —Brittany Ann

    (Continua.)


    Nota

    Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Riveduta, Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra. Tutti i diritti riservati.


    1 Jerry Bridges, The Practice of Godliness (Colorado Springs: NavPress, 2010), 175.

    2 https://www.christianity.com/wiki/bible/how-is-peace-a-fruit-of-the-spirit.html

    3 https://pastorrick.com/how-to-fill-your-life-with-peace/

    4 Philip Yancey, Rumors of Another World: What on Earth Are We Missing? (Nashville: Zondervan, 2009).

    5 “One-Armed Surfing Star Bethany Hamilton on Trusting God,” Christian Post, March 23, 2011.

    6 https://maxlucado.com/listen/the-path-to-peace/

    7 https://maxlucado.com/listen/from-prayer-to-peace/

    8 https://joniandfriends.org/1-minute-radio-program/peace-be-with-you/

    9 Filippesi 4:9.

    10 Da “Resting in You” e “A Firm Foundation”, To Jesus with Love, adattato.


    Pubblicato originariamente in inglese l’11 giugno 2024.

  • Ott 29 Vedere Dio nelle tue sofferenze
  • Ott 15 1 Corinzi: capitolo 2 (versetti 9-16)
  • Ott 8 Virtù per i seguaci di Cristo: la gioia
  • Set 24 Corinzi: capitolo 2 (versetti 1-8)
  • Set 17 Virtù per i seguaci di Cristo: l’amore
  • Set 10 1 Corinzi: capitolo 1 (versetti 26-31)
  • Ago 27 1 Corinzi: capitolo 1 (versetti 17-25)
  • Ago 13 1 Corinzi: capitolo 1 (versetti 4-16)
  • Ago 6 Il libro di 1 Corinzi: introduzione
   

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